VIAREGGIO. Si sono concluse nel primo pomeriggio di oggi domenica 8 novembre le complesse operazioni di recupero del peschereccio Giumar, affondato presumibilmente il 28 ottobre a 5 miglia dal porto di Viareggio, su un fondale di 18 metri.

Le operazioni sono risultate difficoltose per l’eccessivo peso raggiunto dal relitto (oltre 35 tonnellate), anche a causa del fango presente a bordo. Visto che la galleggiabilità risultava compromessa, si è optato per alare il Giumar presso la banchina Sandorino direttamente tramite la draga Alfredo della Lmd SpA che ieri sera lo aveva trasferito in porto dal luogo dell’affondamento.

Preziosa l’assistenza tecnica dei vigili del fuoco di Lucca, mentre una motovedetta della Capitaneria di Porto ha vigilato sul regolare svolgimento della navigazione e delle attività portuali durante le fasi di alaggio.

alaggio giumar 3Dalla giornata di ieri, sono state impegnate nel recupero le ditte specializzate Lmd, Underwater Service, Hobbymare, Termopetroli Versilia e Cucurnia Massimiliano, con il supporto del Club Nautico Versilia.

Una volta assicurato a terra, il relitto del Giumar è stato sottoposto a sequestro per permettere al personale della Capitaneria di porto di esperire nei prossimi giorni tutti gli accertamenti tecnici utili ad individuare le probabili cause del sinistro.

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ultimo aggiornamento: 08-11-2015


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